Colpo di calore: quando siamo più a rischio?
Il colpo di calore si può già presentare con una combinazione di temperatura ambientale superiore ai 27°C e un’umidità relativa superiore ai 40°C. Il runner può disidratarsi senza poter disperdere calore per l’elevata umidità. Comunque, l’ipertermia può presentarsi in qualsiasi giornata. Donne, ragazzi e triatleti più anziani sono più a rischio, ma anche gli atleti di alto livello, particolarmente se sono reduci da fatti infettivi (sindrome influenzale, gastroenteriti ecc.). La prima parte della stagione è la più a rischio, quando ancora i triatleti non hanno raggiunto in primavera una buona acclimatazione al clima caldo.
È grave il colpo di calore?
Sia l’esaurimento sia il colpo di calore sono emergenze che vanno prontamente trattate dallo staff medico di gara. La temperatura corporea è generalmente elevata e superiore ai 40°C (temperatura rettale) e si associa a pressione arteriosa bassa, blocco della sudorazione, disturbi neurologici come confusione e convulsioni, perdita di coscienza e coma nei casi più gravi. Il colpo di calore è la terza causa di morte nello sport dopo gli incidenti cardiologici e i traumi cranici.