Eccoci ad aprile, primavera piena e, dunque, tempo di gare. Ora tutte quelle ore grigie invernali passate ad allenarci sia all’aperto, quando possibile, sia indoor, quando il clima non ci era favorevole, devono produrre buoni risultati per le nostre prestazioni
Ecco i consigli dei nostri tecnici per quanto riguarda la rifinitura e il materiale da gara.
Il corretto riscaldamento, cioè il calibrato innalzamento della temperatura per mezzo di attività fisiche, è il giusto preludio per una buona performance e con Simone Diamantini vediamo come farlo al meglio tenendo in considerazione tutta la sua complessità.
Un mese e mezzo alla gara-obiettivo di breve distanza, un triathlon sprint: ecco che il nostro tecnico Giorgio Rondelli propone un lavoro mirato per arrivare al meglio sulla start line della gara che ha per frazione di corsa la distanza di 5 chilometri. Un vero “colpo di fucile”.
Luca Gozzi, il nostro coach del nuoto, ci spiega che gli allenamenti con il boccaglio e in ipossia sono metodi molto utili se usati correttamente.
Per chi vuole affrontare una distanza lunga, un 70.3: siamo all’ultimo mese, il momento più delicato della preparazione, che fare? Un periodo difficile da programmare e con regole precise che Andrea Gabba ci espone.
Nadia Cortassa e l’approccio di giovani nuotatori agonisti alla multidisciplina, cosa che accade spesso. Sono giovani stanchi di uno sport in vasca e che vogliono “tuffarsi” nella nuova avventura agonistica nel triathlon.
Il numero di nuovi triatleti che approdano al mondo della multidisciplina è sempre più in crescita e Alberto Duilio Shivardi, con i suoi preziosi consigli di allenamento, aiuta questo colorato mondo di entusiasti ad adattarsi a questa nuova sfida chiamata “triathlon”.
Questo mese, con Marco Novella, analizziamo il materiale per affrontare una gara di swimrun, disciplina che sempre più intercetta adepti.
Giacomo Giovenali ci parla della forza, un fattore necessario e che non deve mai venire meno in un triatleta.
Allenamenti primaverili da Ilenia Lazzaro per la Mtb nel triathlon: sempre più, infatti, sono i triatleti che si avvicinano alle gare con le ruote grasse.
Bici indoor anche in primavera per fare lavori specifici e ben controllati, cosa che su strada non sarebbe così facile e preciso. Con le dovute precauzioni si possono inoltre svolgere allenamenti compensativi. Paolo Barbera affronta il tema.
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