“Attrazione fatale” per il wild? L’off road chiama, anche i neofiti rispondono. Soprattutto, durante l’inverno. Ecco cosa non fare per non incappare in errori che potrebbero portare a scarsi risultati in mountain bike.
I consigli di Simone Matrone
- Ritenere il freno anteriore intoccabile Mentre è vero che a frenare bruscamente con i freni anteriori si rischia il ribaltamento, è anche vero che un po’, con delicatezza e sensibilità, in discese decise bisogna pur usarli perché altrimenti non si riesce ad avere una sufficiente diminuzione di velocità. Anche il rilascio dev’essere delicato.
- Gonfiare troppo le ruote …pensando così di andare più veloci. Può esser vero su strada ma non su sterrato dove a ogni asperità la ruota “rimbalzerebbe” troppo e sarebbe, quindi, di difficile controllo.
- Non acquisire capacità propriocettive …cioè quella capacità di vedere “oltre”, di avere l’occhio lungo e saper scandagliare il terreno, che va previsto con un minimo d’anticipo essendo così irregolare e “imprevedibile”. L’esperienza aiuterà nel saper calcolare rapidamente il rischio e prevedere le intenzioni degli avversari vicino a noi.
- Disperdere energia su terreni fangosi Non serve a molto, meglio mantenere un’andatura costante per non disperdere molta energia fisica a fronte di un ritorno poco rilevante. Meglio tenere rapporti agili ed evitare sbandate.
- Andare fuorisella su salita ripida Sugli sterrati non è come su asfalto, meglio quindi rimanere seduti, in posizione un po’ arretrata che dà, così, maggiore aderenza e trazione alla ruota posteriore.
- Ignorare la meccanica basilare Nel cross country spesso si può incappare in piccoli inciampi come la caduta della catena o bucare una gomma. Ecco che un minimo di nozioni di meccanica tornano utili per l’immediatezza della riparazione, se si è in grado di farsela da sé.
- Avere la catena troppo pulita Non serve, anzi, è dannosa perché è necessario mantenere tra gli ingranaggi una certa fluidità, altrimenti corone e pignoni raschierebbero sulla catena “asciutta”.
- Non avere un piano di allenamento e un obiettivo da raggiungere Eh sì, una grande motivazione la dà una gara-obiettivo, una competizione alla quale si tiene e per la quale ci si sente motivati a farsi dare da un “addetto ai lavori”, un coach (e non a un solito “esperto”), una tabella di allenamento da seguire con scrupolosità.