Neofiti o esperti, prima di un’importante competizione a tutti conviene affrontare un allenamento che rappresenti un momento di verifica, una sorta di “prova generale” di cosa ci potrà accadere in gara. Specialità per specialità, ecco i lavori più efficaci per capire a che punto siamo: ce ne parla Andrea Gabba di Triathloncoach.it
“Nelle corse a motore si usa spesso il simulatore. Nella triplice simulare è altrettanto importante, ma va fatto sul campo. Giunti a ridosso dell’appuntamento agonistico, occorrerà metterci alla prova riproducendo in allenamento le condizioni di gara e i relativi disagi che saremo chiamati ad affrontare. Vale per lo sforzo fisico, ma altrettanto per la nutrizione, i materiali, le condizioni climatiche, gli orari della competizione. Ecco perché, per ogni atleta, sia esso neofita o esperto, esiste da sempre un allenamento – con caratteristiche differenti a seconda della distanza da affrontare in gara – che prima di un’importante competizione rappresenta un momento di verifica, una sorta di “prova generale” di cosa gli potrà accadere in gara”.
Questa l’introduzione dell’ultimo contributo del nostro tecnico Andrea Gabba di Triathloncoach.it che, per il suo articolo sul numero di giugno 2020 in cui parte dalla sei caratteristiche fondamentali dell’allenamento test – programmazione, training nei giorni che precedono il test, percorsi, ritmi, equipaggiamento e alimentazione, recupero – descrive nello specifico i migliori lavori di verifica per le varie distanze, con soluzioni differenti tra esperti e neofili per le gare brevi (sprint e olimpico), e senza differenziazione di valori per chi ambisce alle prove lunghe (70.3 e Ironman), a prescindere dal livello di preparazione. Leggi l’intero contenuto di questo articolo acquistando una copia digitale dell’ultimo Triathlete.
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Crediti: ITU.