È questo l’anno dei Giochi olimpici, quindi ancor di più c’è l’entusiasmo di preparare una grande stagione agonistica
Inoltre, gennaio e febbraio sono proprio i mesi fondamentali per lavorare sulla forza e sul miglioramento della tecnica, fattori che sono alla base per iniziare il carico estensivo, specie per chi vuole affrontare le lunghe distanze ed evitare infortuni.
Ecco che il blocco allenamento ci viene in aiuto con un articolo di Simone Diamantini, che mette in guardia dall’overtraining, il superallenamento: come riconoscerlo e quali le cause.
Con Giorgio Rondelli vediamo come preparare la maratona in una gara di triathlon long distance, che è certamente più complicato rispetto all’avvicinamento di una 42 chilometri a secco in quanto in un triathlon le variabili impreviste possono essere tante.
Luca Gozzi ci scrive della resistenza aerobica nel nuoto, una qualità che consente al triatleta e al nuotatore di mantenere per lungo tempo un gesto atletico efficiente, senza perdere in velocità e né peggiorare nella tecnica, oltre che evitare l’accumulo del lattato oltre la soglia.
Con Andrea Gabba parliamo della partecipazione ai training camp, buona opportunità per costruire una solida base sulla quale impostare la stagione di gare. In crescita gli Age Group che vi partecipano; solitamente durano tra i 5 e i 7 giorni. Quali le attività da compiere e quali gli errori da non commettere.
Neofiti e allenamento indoor, costruire un 2020 migliore dell’anno precedente aumentando la qualità. Alberto Duilio Schivardi ci propone alcuni metodi per iniziare ad allenarsi al chiuso nel ciclismo.
Giacomo Giovenali e la mobilità articolare, qualità importante per il raggiungimento di elevate prestazioni e per evitare infortuni, in quanto consente di eseguire correttamente i gesti tecnici per le tre discipline. Alleniamola durante tutto l’anno.
Ecco la 2^ puntata con il cross triathlon e i suoi due esperti, Stefano Davite e Massimo Galletti. Nel loro articolo si spiega il concetto di equilibrio nelle tre frazioni e della sua importanza nella performance. Nel nuoto, tale capacità dovrebbe essere particolarmente sviluppata poiché vi sono enormi differenze tra equilibrio acquatico e quello terrestre, soprattutto nel passaggio tra 1^ frazione e T2, ma anche nelle varie sollecitazioni della Mtb e della corsa su terreni accidentati.
Per allenare bene il nuoto per lo Swimrun, che quindi si alterna più volte alla corsa, seguite una serie di consigli del tecnico esperto in materia: Diego Novella. Lo swimrun è una disciplina divertente ma solo se si arriva alla gara ben preparati; una disciplina che si sta conquistando sempre più spazio.
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