Con la vittoria dell’Ironman Western Australia, conquistata in 7 ore, 45 minuti e 20 secondi – nuovo record del percorso – Alistair Brownlee strappa il pass per Kona 2020
Conquistare una della due slot per il mondiale 2020: questo l’obiettivo – centratissimo – del 31enne britannico Alistair Brownlee, che all’Ironman Western Australia ha fatto anche registrare il miglior crono del percorso – 07:45:20 – limando 6 minuti e 6 secondi dall’ultimo record dell’Australia occidentale – 07:51:26, firmato dal neozelandese Terenzo Bozzone, dominatore delle ultime tre edizioni.
Di 00:46:29 il tempo a nuoto per Brownlee, già leader in uscita dall’acqua con Clayton Fetell e Sam Appleton alle calcagna; in bici fa registrare uno 04:10:32, con un vantaggio di 7 minuti sui suoi diretti inseguitori, per poi chiudere la maratona senza rivali in 02:43:39. Nuovo personal best sulla lunga distanza per il maggiore dei fratelli Brownlee, due volte campione olimpico, che al suo esordio sulla lunga distanza marchiata Ironman, in Irlanda, aveva chiuso la sua gara in 07:49:20. Un 21esimo piazzamento al mondiale 2019 e subito la voglia di riscatto per il 2020. Con lui sul podio australiano di Busselton i padroni di casa Matt Burton (07:55:40) e Tim Van Berkel (08:00:26).
Vince la prova femminile la neozelandese Teresa Adam: suo il nuovo record femminile del percorso, con un tempo di 08:38:42 (00:50:24 – 04:32:52 – 03:09:29) su uno dei tracciati più veloci del circuito. La seguono la statunitense Sarah Piampiano (08:42:58) e la spagnola Gurutze Frades (08:49:41).
Prossimo appuntamento con Brownlee all’Ironman 70.3 Bahrain, il 7 dicembre, dove lo aspetta riposato (non gareggia dalla Super League di Malta di metà ottobre) il norvegese Kristian Blummenfelt, vincitore nel 2018 con un tempo di 03:29:04.