Sono in molti gli atleti che in questo 2019 e fino all’11 maggio del 2020 si giocano la qualificazione olimpica. Coltello tra i denti e via andare perché la concorrenza è forte e nessuno ti fa regali, perché l’Olimpiade spesso è il sogno di una vita
Qualche monumento come Alistair Brownlee, afflitto dai tendini, e Javier Gomez sono ormai alla ricerca di nuovi stimoli e in Giappone non ci saranno; mancherà anche l’americana Gowen Jorgensen, due Mondiali e un’Olimpiade in bacheca, che dopo la maternità mira a vincere (!) la maratona olimpica di Tokyo, dopo aver dedicato il 2018 all’atletica arrivando 7ª nella Maratona femminile di Chicago, 4ª ai campionati americani di mezza maratona e 7ª nei 10.000 correndo in 31’55”. L’unica “vecchia gloria” già qualificata è Nicola Spirig ma che sarà anche lei assente essendo in attesa per aprile del terzo figlio.
Insomma il campo è aperto ma per molti atleti la qualificazione non sarà cosa semplice specie per quelli che adesso sono nelle zone di mezzo.
Per l’Italia sembra scontata la qualifica di due uomini e di due danne più la staffetta mista che ad Abu Dhabi è arrivata sesta con Olmo, Stateff, Steihauser e Pozzatti tenendo testa a formazioni che avevano qualche assenza ma che si chiamano Gran Bretagna e Spagna.
Per finire applausi al merito ad Angelica Olmo che a New Plymouth vice la prova di Coppa del Mondo.
Gare valide per acquisire punteggi per le qualificazioni olimpiche
A • ITU World Triathlon Grand Final e 2019 ITU Olympic Test Event
B • ITU World Triathlon Series Events
C • ITU Triathlon World Cup
D • ITU Triathlon Continental Championships
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