Bronzo per Giovanni Achenza nella World Paratriathlon Series di Milano e quarto posto per Anna Barbaro e Federico Sicura. Tutti i piazzamenti dei nostri azzurri
2019 Milano ITU World Paratriathlon Series: splendida la cornice, come sempre all’altezza l’organizzazione Eco Race e perfino il meteo favorevole dopo un paio di giorni di maltempo. Una giornata perfetta, con tanto di prestigiosa medaglia per Giovanni Achenza (Fiamme Azzurre), di bronzo all’Idroscalo di Milano nell’unica tappa europea della World Paratriathlon Series 2019, e che dopo i tre piazzamenti ai piedi del podio nelle World Paratriathlon Series del 2018 a Yokohama, in Italia a Iseo e nella Grand Final a Gold Coast torna tra i migliori tre delle competizioni. Quarto posto per Anna Barbaro e Federico Sicura, entrambi in continuo e costante progresso, e 5° per Rita Cuccuru. Peccato per Veronica Yoko Plebani, ritiratasi a causa di un problema fisico mentre stava disputando un’ottima gara.
Categoria PTWC
Uomini
Giovanni Achenza (Fiamme Azzurre) è il protagonista italiano di giornata, salendo sul terzo gradino del podio (00:58:13) e indossando la medaglia di bronzo in questa tappa milanese della World Paratriathlon Series 2019. Lo precedono al traguardo nell’ordine i due fuoriclasse olandesi Jetze Plat (Campione del Mondo e Olimpico in carica, con il tempo di 00:54:34) e Geert Schipper (00:57:27). Qui tutti i RISULTATI.
Donne
Tra le donne 5° posto per Rita Cuccuru delle Woman Triathlon Italia (01:15:50), nella prova vinta dalla spagnola Eva María Moral Pedrero (01:11:15), seguita dalla brasiliana Jessica Ferreira (01:11:55) e dall’olandese Margret Ijdema (01:12:33). Qui tutti i RISULTATI.
Categoria PTVI
Uomini
Federico Sicura (ZeroTrenta Triathlon) guidato dal più volte campione italiano Daniel Hofer (Venus Triathlon) chiude al quarto posto (01:03:49) nella categoria PTVI vinta dallo spagnolo Héctor Catalá Laparra (01:00:09) davanti al britannico Ellis Dave (01:01:09) e all’americano Kyle Coon (01:02:06). Qui tutti i RISULTATI.
Donne
Anna Barbaro (Woman Triathon Italia) guidata dall’olimpica nonché campionessa italiana di triathlon olimpico Charlotte Bonin (Fiamme Azzurre) termina la sua prova al quarto posto con un tempo di 01:12:26. Sul podio salgono la britannica Alison Peasgood (01:07:37) davanti alla spagnola Susana Rodriguez (01:08:42) e alla francese Annouck Curzillat (01:11:13). Qui tutti i RISULTATI.
Categoria PTS2
Uomini
Vittoria per il francese Jules Ribstein (01:06:18), seguito dal britannico Andrew Lewis (01:07:07) e dal francese Stephane Bahier (01:07:10). Qui tutti i RISULTATI.
Donne
Giornata sfortunata per Veronica Yoko Plebani (707), costretta al ritiro nell’ultima frazione per problemi fisici. Salgono sul podio le statunitensi Allysa Seely (01:17:44) ed Hailey Danz (01:19:53) con la finlandese Liisa Lilja (01:20:58). Qui tutti i RISULTATI.
Altre categorie (PTS3, PTS4, PTS5)
Qui tutti i RISULTATI.
Dal sito FITri i commenti
Giovanni Achenza: “Abbiamo trascorso la vigilia in piena serenità: eravamo in casa stavolta e la location era già testata. Brividi della partenza? Quelli dell’acqua fredda dell’Idroscalo. Scherzi a parte, la tensione per la gara si percepiva: sapevo di poter lottare per il podio, ma le gare sono sempre imprevedibili. I due olandesi sono stati incontenibili anche oggi, complimenti a loro, ma che bello salire sul podio in una gara in casa così importante! È stata una giornata davvero emozionante, culminata con la splendida medaglia in World Paratriathlon Series in Italia, davanti alla mia famiglia che mi ha spinto per tutta la gara: non dico che sia pari alla gioia di Rio 2016, ma sono davvero contento per questo risultato”.
Federico Sicura: “Ancora un passo in avanti dopo la World Cup in Australia. Sono partito bene a nuoto, anche se le alghe mi hanno dato un po’ fastidio, ma sono uscito bene dall’acqua e ho svolto una buona transizione. In bici sono andato bene e a piedi ho dato tutto riuscendo a superare diverse coppie. Gara più solida rispetto alla prima uscita in Coppa del Mondo di inizio stagione: continuiamo a fare progressi e l’affinità con le guide migliora giorno dopo giorno”.
Anna Barbaro: “Ho vissuto bene questa importante gara, anche se sin da quando mi sono tuffata ho capito che sarebbe stata una battaglia. Pensavo di riuscire a recuperare nella corsa; so di avere ancora un gap nei confronti delle avversarie: un ottimo spunto per continuare a lavorare su questo aspetto. Molto contenta invece dei cambi e della frazione di ciclismo. È la prima gara dell’anno, un test importantissimo e di alto livello, con il pubblico amico pronto a sostenerti: è bellissimo sentire il tifo per l’Italia così caldo”.
Rita Cuccuru: “A parte qualche problema con la bici a causa di un’auto che si è infilata sul percorso trasgredendo a tutte le segnalazioni della scorta tecnica, la mia gara non è stata malvagia. Devo ancora lavorare molto nel nuoto, ma appena iniziata la frazione di ciclismo ho avuto buone sensazioni. Malgrado l’inconveniente, non mi sono lasciata scoraggiare e ho spinto fino alla fine, chiudendo anche con una buona frazione di corsa”.
Mattia Cambi, Direttore Tecnico Paratriathlon: “Una bellissima giornata di sport all’Idroscalo: un contesto ideale per ospitare un evento del genere. Da tecnico, devo ringraziare Federazione, Cip e organizzatori di Eco Race per aver lavorato per ottenere l’opportunità di disputare un evento di questa portata in casa. Per quanto riguarda il bilancio delle gare, sapevamo che Achenza poteva ambire a un podio e così è stato. Cuccuru era alla seconda gara dopo il rientro: ripartiamo a lavorare da questo quinto posto per Rita, che da giugno riuscirà a dedicarsi a tempo pieno al triathlon. Barbaro ha ottenuto una buona prestazione a nuoto: sono uscite davanti; sono contento che abbiano consolidato il suo livello, anche se sicuramente ci sarà da lavorare molto su ciclismo e corsa per migliorare ancora. Bella gara anche quella del tandem maschile con Sicura, autore di una bella rimonta nella corsa; un segnale positivo a lungo termine: è davvero stimolante battere i rivali più in alto nel ranking, peccato solo per la medaglia sfumata per poco. Plebani è stata protagonista sin dalle prime battute, peccato che non sia riuscita a terminare la gara per problemi fisici ai piedi durante la corsa: ritiro forzato per lei, che non riusciva nemmeno a camminare. Questa WPS veniva dopo tre mesi di lavoro molto intenso in raduno a Peschiera del Garda, fase in cui i ragazzi sono cresciuti parecchio: abbiamo avuto un bel confronto con lo standard internazionale, da cui usciamo a testa alta e guardiamo avanti verso l’inizio del percorso di qualifica per Tokyo 2020”.
Foto: FITri.