Daniela Ryf, non c’è medusa che tenga: quarta vittoria a Kona per la svizzera dei record. Dopo un nuoto difficile ostacolato dalla puntura di una medusa, l’elvetica firma il nuovo miglior tempo hawaiano in bici, una maratona sotto le tre ore (suo secondo miglior crono run a Kona), superandosi rispetto al risultato globale del 2016, prima donna a scendere sotto le 8 ore e 30 in un Ironman. Eccelle anche l’Azzurra Elisabetta Villa, veterana del mondiale, che scala la classifica fino a conquistare un prezioso argento di categoria
Inizia con un nuovo record (annunciato) la prima frazione femminile del Mondiale di Kona: la britannica Lucy Charles polverizza il precedente di Jodi Jackson, realizzato nel 1991 (48:43), uscendo dall’acqua in 48:14 con un distacco di quasi tre minuti sulla statunitense Lauren Brandon (51:06), eccellente nuotatrice. Segue con un ulteriore minuto di distacco la campionessa neozelandese del circuito IRONMAN Asia-Pacifico Teresa Adam (52:00), a condurre un drappello che comprende la danese Helle Frederiksen (52:02), la statunitense Sarah True (52:06) e l’australiana Liz Blatchford (52:09). La tre volte campionessa del mondo Ryf insegue a più di nove minuti (è stata punta da una medusa subito prima dell’inizio della gara e con un forte intorpidimento alle braccia per un attimo ha pensato anche al ritiro) e ferma il crono del suo primo split di giornata a 57:26, suo peggior tempo nel nuoto (insieme a lei ci sono l’australiana Mirinda Carfrae e la statunitense Heather Jackson). La Charles avanza solitaria in testa, con l’australiana Sarah Crowley in seconda posizione e un lungo gruppo alle spalle di quest’ultima. Al 30esimo miglio la Ryf è già passata dalla 15esima posizione alla seconda, con la Crowley che cerca di gestirne l’impeto. Al 50esimo la Charles ha ancora 7’40” di vantaggio sulle dirette inseguitrici; a 12′ procedono in gruppo molte altre forti atlete intente a minimizzare il gap per l’arrivo in T2. Al giro di boa del 59esimo miglio in testa c’è ancora Charles, con Ryf e Crowley che non mollano la presa (ancora a7′); a 11’26 procede la britannica Corinne Abraham, con il gruppone dietro che continua a perdere terreno (ora a quasi 14′ dalla leader). Di ritorno in città Daniela Ryf scala la marcia per farsi largo in testa: all’ultimo miglio sferra il colpo e supera la Charles, transitando in T2 con 1’38” di vantaggio sulla giovane britannica, con uno split da 4:26:07, nuovo miglior tempo sul percorso dopo quello di 4:44:19 registrato da Karin Thuerig nel 2001. Seguono Abraham (+12:28), Crowley (+12:44), Naeth (+16:49), True (+16:52), Haug (+17:13) e Hufe (+17:45). Solido l’incedere dell’elvetica Daniela Ryf, che domina la maratona senza lasciare spazio alle iniziative delle sfidanti: chiuderà la sua 42 chilometri sotto le tre ore con il suo secondo tempo più veloce registrato a Kona nella terza frazione (2:57:05), tagliano il traguardo in 8:26:18, prima donna a scendere sotto le 8 ore e 30 minuti in un Ironman e migliorando il suo crono hawaiano (nel 2016 aveva chiuso in 8:46:46). La britannica Lucy Charles conquista l’argento in 8:36:34 e replica il piazzamento del 2017. La tedesca Anne Haug chiude il podio con un tempo di 8:41:48 e al suo debutto a Kona firma una maratona da 2:55:22. Anche la statunitense Sarah True è al suo esordio hawaiano, prima americana a risalire la classifica fino al 4° piazzamento (8:43:43). L’australiana tre volte campionessa mondiale Mirinda Carfrae chiude la top five con un tempo di 8:50:45. Seguono la connazionale Sarah Crowley (8:52:30), la finlandese Kaisa Sali (8:54:28), la canadese Angela Naeth (8:57:34), la britannica Corinne Abraham (8:57:55) e la statunitense Linsey Corbin (8:58:58). Tra i record, degno di menzione quello della britannica Liz McTernan, seconda donna su hand bike finisher all’IRONMAN World Championship; la prima era stata la statunitense Minda Dentler, nel 2013 (14:39:14). Ma è McTernan ora la più veloce di sempre con il tempo di 14:21:13.
Così le italiane
Due le Azzurre finisher a Kona: Cristina Sironi (cat. 40-44), che chiude 13esima con un tempo di 10:21:01 (split da 01:04:10, 05:05:34, 04:03:28), ed Elisabetta Villa, addirittura argento di categoria (45-49) alla sua seconda partecipazione mondiale (con cui si migliora di più di trenta minuti), con un tempo di 09:54:00 e split da 01:10:49, 05:15:10, 03:22:00. Al link seguente tutti i RISULTATI.
Photo Credit: IRONMAN Facebook.