Azzurre a segno nella WTS Edmonton: nella prova canadese di World Triathlon Series una solida Verena Steinhauser centra la sua prima top ten (è nona) e Alice Betto la top twenty (chiude 17esima), grazie alla quale accumula punti per la qualifica a Tokyo 2020. Dominio al femminile per la britannica Vicky Holland, al secondo trionfo di stagione dopo quello di Leeds. Vittoria maschile di Mario Mola
2018 ITU World Triathlon Edmonton, l’Italia centra top ten e top twenty con le due azzurre in gara nella sesta tappa di WTS, prova sulla distanza sprint in attesa della Mixed Relay sui 330 metri, 6,6 e 1,6 chilometri. Verena Steinhauser (Project Ultraman) e Alice Betto (G.S. Fiamme Oro) riprendono il cammino dopo la tappa di Amburgo, per Verena un ottimo debutto nelle Series (compresa la prova mondiale in staffetta) dopo il podio belga in World Cup ad Anversa, e per la Betto una gara tempestata da una doppia caduta. Già vincitrice a Edmonton nel 2015, la britannica Vicky Holland precede l’australiana Ashleigh Gentle, al primo podio stagionale in WTS, e la connazionale Georgia Taylor-Brown; quarta e quinta altre due britanniche, Jessica Learmonth e Jodie Stimpson. Grande assente la campionessa iridata 2017, la bermudiana Flora Duffy, ferma per un infortunio che le precluderà la vittoria di un nuovo titolo (tornerà in gara solo a fine circuito, per onorare il Grand Final). Déjà-vù, invece, con Mario Mola: lo spagnolo c’è (pettorale numero 1) e torna a vincere. Dietro di lui il norvegese Kristian Blummenfelt e l’australiano Jacob Birtwhistle.
Gara femminile
A nuoto non ce n’è per nessuna: davanti a tutte la statunitense Summer Cook, che taglia l’acqua (giro unico per 750 metri all’interno di Hawrelak Park), seguita in scia dall’olandese Maya Kingma e da Jessica Learmonth. La Betto esce 11^ a quasi 15 secondi, mentre la Steinhauser 36^, a quasi 40. Le prime inseguitrici bene presto raggiungono le tre fuggitrici: davanti ora sono 14, compresa la Betto, mentre la Steinhauser viaggia nel secondo gruppo, a meno di 20 secondi dalla testa. Cinque i giri da 4,2 chilometri, con una salita e alcuni tecnicismi che mettono subito in difficoltà: via dalla testa l’aussie Perkins, caduta, e Kingma. Da dietro, nel frattempo, risale il drappello con Steinhauser, la kiwi Hewitt, l’australiana Gentle, l’olandese Klamer, l’aussie McShane e la britannica Stimpson. Davanti sono in venti: a metà gara entrambe le italiane pedalano nel gruppo di testa, sotto l’impulso delle britanniche Taylor-Brown e Learmonth, delle statunitensi Spivey e Zaferes e dell’australiana Gentle. Da T2 Betto e Steinhauser escono rispettivamente 12^ e 13^: le precedono Zaferes, Taylor-Brown, Cook, Holland, Stimpson, Learmonth e Gentle. Tre i giri da 1,67 chilometri e al primo la Steinhauser è già 10^ a inseguire insieme ad Hewitt e Spivey, mentre la Betto è 18^. A meno di un giro dal traguardo Gentle e Taylor-Brown prendono l’iniziativa a tre con la britannica Vicky Holland, ma sarà quest’ultima a tagliare corto, allungando senza indugio verso la vittoria (00:56:51). La seguono l’australiana Ashleigh Gentle (00:57:02) e l’altra inglese, Georgia Taylor-Brown (00:57:08). Verena Steinhauser ne ha ancora e sul finale recupera un’altra posizione, chiudendo 9^ in 00:57:44, tra le due statunitensi, Summer Cook (8^ in 00:57:38) e Taylor Spivey (9^, 00:57:50), mentre Alice Betto conferma la 17^ posizione, tra la statunitense Taylor Knibb (16^ in 00:58:24) e la transalpina Mathilde Gautier (18^ in 00:58:51). L’altra statunitense, Katie Zaferes, leader provvisoria della classifica femminile del circuito prima della prova canadese, chiude 6^ in 00:57:30. Qui tutti i RISULTATI.
Gara maschile
A vincere la prova maschile, il campione iridato in carica, lo spagnolo Mario Mola al suo secondo trionfo consecutivo (00:51:15) in Canada davanti al norvegese Kristian Blummenfelt (00:51:18), alle sue calcagna fino a 400 metri dall’arrivo, e all’australiano Jacob Birtwhistle (00:51:22), che soffia il bronzo allo spagnolo Fernando Alarza (00:51:24) e al britannico Jonathan Brownlee (00:51:25). Qui tutti i RISULTATI.
Dal sito FITri i commenti
“Sto disputando una stagione in costante crescita – dice con soddisfazione Verena Steinhauser – Ammetto che ero un po’ agitata al via della mia seconda WTS, ma quando mi sono presentata alla partenza ho cercato di gestire la pressione, ricercando la calma e concentrandomi sul fare ciò che so. Sono uscita leggermente attardata dal nuoto, ma insieme al gruppo sono subito rientrata sulle atlete di testa, poi ho cercato di stare in buona posizione senza soffrire troppo. Scesa dalla bici, mi sono resa conto che stavo molto bene in corsa e sono andata alla conquista della mia prima top-ten in World Series”.
Per Alice Betto, meno soddisfatta, è stata invece “una giornata no. Fatica respiratoria da subito. Buona la frazione di nuoto, ma in bici ho sofferto tantissimo. Nel terzo segmento ho corso per arrivare al traguardo, stringendo i denti con le ultime forze rimaste. Ero davvero senza energie”.
“Grande performance per Verena Steinhauser, capace di ottenere la nona posizione alla sua seconda gara in WTS, il suo migliore piazzamento in World Series, che denota il progresso dell’atleta che l’anno scorso era Under 23 – spiega Joel Filliol, Olympic Performance Director della Fitri – Uscita dall’acqua nella seconda parte del gruppo, è rientrata sulla testa nelle prime fasi del ciclismo e dopo ha corso molto forte lottando fino in fondo per una posizione in top-ten. Alice Betto ha nuotato nel primo gruppo e ha mantenuto la posizione in bicicletta, ma poi non ha espresso la sua migliore frazione di corsa: si sentiva affaticata, ma il 17° posto è comunque importante dopo la caduta di Amburgo. Ora il lavoro di Alice proseguirà a Boulder in vista della WTS di Montreal, mentre Verena tornerà ad allenarsi a casa: la rivedremo in gara alla World Cup di Losanna”.
Photo Credit: ITU.
