2018 Fyn ITU Long Distance Triathlon World Championships, tra gli azzurri (unico su questa distanza) della rassegna iridata Multisport anche Giulio Molinari, quinto nella prova di Triathlon Lungo. Ora riposo, rifinitura a Livigno e di nuovo in Danimarca per l’Ironman Copenhagen. Tra gli Age Group spicca Giovanni Bianco, Campione del Mondo della categoria 20-24
Mondiali Multisport Fyn 2018: dopo il Duathlon di Costanza Arpinelli (Minerva Roma), il Cross Triathlon di Marcello Ugazio (Atletica Bellinzago), Emanuele Aru (Villacidro Triathlon), Filippo Rinaldi (Cus Parma), Filippo Pradella (Silca Ultralite), Eleonora Peroncini (Cus Parma) e Marta Menditto (Sai Frecce Bianche), si conclude la rassegna iridata con la prova di Triathlon Lungo: 5° posto in 05:26:10 a Odense per Giulio Molinari (C.S. Carabinieri), unico Elite azzurro al via convocato in Danimarca per questo titolo iridato da Alessandro Alessandri, Coordinatore del settore Multisport. “La delegazione italiana non è molto nutrita, ma come abbiamo definito a inizio stagione, volevamo portare solo atleti che potessero ambire alla medaglia – spiega Alessandri – e Molinari in questo momento è l’atleta di riferimento sulle lunghe distanze assieme a Degasperi: sono convinto che Giulio sia uno dei più forti al mondo della distanza media”.
Gara maschile
Prova sulle distanze di 3 chilometri a nuoto, 120 in bici e 30 a piedi per questo Campionato del mondo Long Distance. La gara danese di Ondense si apre con una frazione in acqua chiusa in testa dall’estone Marko Albert (36’54”), mentre Giulio Molinari esce nono, a 2’04” dal primo. Una prima fase in sella in cui il gruppo si ricompatta e nel frattempo Molinari recupera posizioni: al 60° chilometro è quinto a 13” dal primo, all’80° addirittura in zona podio, mentre è lo svizzero Ruedi Wild a prendere il comando. A mezzo minuto lo inseguono in cinque, in un primo gruppetto di cui fa parte proprio l’azzurro. Nulla di fatto in zona cambio, dove la partita rimane aperta per tutte le medaglie. Giulio è quarto quando inizia la sua corsa, mentre il passo imposto da Pablo Dapena Gonzales si fa via via meno gestibile: lo spagnolo è al comando in meno di 10 chilometri. A metà dell’ultimo segmento semina anche Wild, mentre in zona medaglie ci sono Albert e il francese Kevin Maurel, seguito a una trentina di secondi dal danese Petersen e Molinari, ormai a 1 minuto dal podio. Giulio tenta il tutto e per tutto ma i gap parlano chiaro: allo spagnolo Pablo Dapena Gonzalez va il titolo mondiale (05:19:30). Lo segue lo svizzero Ruedi Wild, che precede di pochi metri (05:22:13, + 2:47) l’estone Marko Albert (05:22:27, +2:57). Poi il francese Kévin Maurel (05:25:24) e il nostro azzurro (05:26:24), a 6:40 dall’oro. Qui tutti i RISULTATI.
Il commento di Giulio Molinari
Questo il bilancio dell’Azzurro: “Come rarissimamente mi capita, nuoto davvero male. Mi accorgo di non trovare la giusta frequenza di bracciata e la mia nuotata non è efficace. Alla fine della frazione avviso un ritardo di 2’30” dalla testa della gara. Sono in nona posizione. Inforco la bici e comincia una nuova giornata, spingo subito forte e inizio a recuperare posizioni. Al 60° chilometro rientro sul quartetto in testa: nel gruppo che si è creato c’erano gli atleti più forti e ho cercato di stare coperto, rispondendo agli attacchi e difendendo la posizione. Subito capisco che non mi lasciano spazio per allungare in solitaria. Allora decido di risparmiare più energie possibili in vista dei 30 chilometri di corsa. Parto a piedi senza esagerare, imposto il mio ritmo e capisco di essere molto regolare: buone le sensazioni nonostante la recente fatica all’Ironman France. Nella seconda metà della corsa cerco di attingere a tutte le energie rimaste. Porto a casa per me e per l’Italia un buon quinto posto e la piccola soddisfazione di aver fatto segnare il miglior crono nella frazione di bici (02:49:06, media di 43 chilometri orari per un dislivello di 600 metri). Dopo un nuoto pessimo ho tirato fuori una buona gara, una prestazione senza infamia e senza lodi. Mi aspettavo leggermente di più dalla mia gara, il podio era davvero ambizioso, ma fattibile, e io ho dato comunque tutto me stesso per onorare la maglia azzurra a questo campionato mondiale. Ho chiuso l’ultima frazione in 01:54:18, con una media di 3’43” a chilometro). Ora mi concedo quattro giorni di relax (attivo, ovviamente) con mia moglie e i miei amici. Venerdì sarò gia nella mia Livigno per preparare il KMD IRONMAN Denmark del 19 agosto. Gara one shot: o dentro o fuori. Buoni i riscontri per il prosieguo di stagione, anche se ambisco alle posizioni top. Stay tuned”.
Gara Femminile
Prima tra le donne Helle Frederiksen (05:49:04), danese giocatrice in casa: è suo il titolo iridato. Vicecampionessa del mondo, la cilena Barbara Riveros taglia il traguardo in 05:51:22. Bronzo per l’australiana Annabel Luxford (05:55:47), davanti ad altre due danesi, Camilla Pedersen (05:59:21) e Maja Stage Nielsen (06:08:29). Qui tutti i RISULTATI.
Il bilancio di Alessandro Alessandri
Il Coordinatore del settore Multisport commenta così: “Molinari non è riuscito a esprimersi al meglio, non andava ed è uscito dall’acqua con 2’30” dalla testa. Poi bene i primi 60 chilometri ed è rientrato in fretta sulla testa; Albert e Wild hanno tentato ripetutamente l’allungo, ma Giulio era attento a mantenere la posizione. In bici non c’è stata una selezione importante tra i primi sei, che hanno comunque spaccato la gara. A piedi, Wild e Dapena hanno subito preso il largo; Giulio è rimasto lì, a giocarsi la zona podio fino al ventesimo chilometro, ma poi non è riuscito a cambiare passo e ha concluso quinto. Peccato per la prima frazione, forse sarebbe cambiato qualcosa se si fosse espresso sui consueti standard: in questo momento probabilmente è il piazzamento che merita, ci ha provato fino alla fine dando il massimo, oggi era difficile fare di più, anche se gli azzurri sono atleti ambiziosi e di livello”.
Così gli Age Group
Hanno rappresentato l’Italia ai Mondiali Multisport di Fyn nel Triathlon Lungo anche alcuni Age Group: Giovanni Bianco (Triathlon Team Ravenna) è primo nella categoria 20-24, conquistando il titolo iridato in 06:02:56, seguito dai danesi Gustav Palm-Henriksen (06:05:22) e Asbjørn Riis (06:13:08). Marco Zaffaroni (Friesian Team) chiude 45° nella categoria 55-59 in 08:53:58. Qui tutti i RISULTATI.
Photo Credit: Giulio Molinari e Giovanni Bianco.