Eccoci qui al consueto appuntamento con la nostra rivista “Triathlete” che, da questo numero, tornerà a essere mensile.
A tutti i team: scriveteci, la vostra squadra troverà spazio alla rubrica di Federica Varbella “Vita di società”, che in questo numero è a pag. 16. Dopo articoli di varia curiosità (“Guerra alla lampo”, a pag. 20, o “Breaking News” a pag. 24 e “Pillole editoriali” a pag. 29), Luca De Ponti (pag. 41) ci parla dei 10 errori più frequenti del principiante, nei quali è meglio non incappare, mentre con Luca Speciani (pag. 42) si affronta l’argomento delle diete Paleo. Si prosegue con un articolo della nostra fisioterapista Bianca Lenci (pag. 48), che tratta di fratture di scapola e dei rimedi. L’intervista al campione (pag. 52) è per Charlotte Bonin, che dopo il bel 17° posto ghermito alla Olimpiadi di Rio 2016 e un anno passato a curare piccoli disturbi, riprende ora il suo cammino. Forse verso Tokyo 2020? Nuove gare alternative: questo mese “L’altra gara” (pag. 54) è il Campionato italiano OCR, corse a ostacoli; segue la Maxi-classifica (pag. 60) di tutti i finisher di gare Ironman internazionali e di Ironman e long distance nazionali. Andate a cercare il vostro nome, ma attenzione: la classifica non procede per anno solare (da gennaio a dicembre), ma da Kona a Kona, quindi da ottobre a ottobre. Ed eccoci al blocco allenamento: con Simone Diamantini (pag. 78) si affronta l’argomento duathlon, disciplina con una sua identità, con Giorgio Rondelli (pag. 82) come allenarsi per essere in grado di ingranare la 5^ nel rush finale, con Andrea Gabba (pag. 84) si parla della cadenza di pedalata. Per valutare la propria condizione a pochi giorni dalla gara, ecco Luca Gozzi (pag. 86), il nostro esperto di nuoto, che indica alcuni test semplici per poterlo fare. Con Nadia Cortassa (pag. 90) si parla del mondo giovani e con Alberto Schivardi (pag. 92) e il suo programma per neofiti si inizia a costruire il passaggio graduale dalle basse intensità a quelle più alte. Una tendenza abbastanza nuova è lo swimrun, dove il nuoto si alterna alla corsa in un continuum, senza sosta, e quindi senza zona cambio: si corre con la muta e si nuota con le scarpe. Divertentissimo e a pag. 110 parliamo della Swimrun Cheers. La parte del Trifitness, per chi comincia, con gli articoli di Matteo Merati (pag. 112) e di Ignazio Antonacci (pag. 114) chiude, insieme al “Triathlon con Ironia” (pag. 129), questo nostro numero di marzo. Buona lettura a tutti!
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