3° Duathlon off road MTB Supersprint di Porto Selvaggio: il palcoscenico della natura con Scarzia e Fontanarosa protagonisti assoluti.
3° Duathlon off road MTB Supersprint di Porto Selvaggio, nell’omonimo Parco Naturale di Nardò, Masseria Torre Nova, in provincia di Lecce, Regionale Agonistico e Kids Giovanile, prima tappa del Trofeo Puglia che precede il Duathlon di Trepuzzi del 25 marzo ed il Duathlon di Barletta del 9 aprile, anche gara valida quale Campionato Regionale per Società. In crescita gli iscritti a questa manifestazione organizzata dal Comitato Regionale Fitri e dalla valenza promozionale, con l’obiettivo di diffondere la cultura della triplice tra i neofiti: 118 gli atleti all’appello nel Supersprint tra Senior, Master, Juniores e Youth, e un’ottima risposta giovanile con i 49 Kids tra Cuccioli, Esordienti e Ragazzi. Interamente chiusi al traffico i percorsi attraverso il Parco Naturale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, affascinante zona della costa ionica del Salento con pineta, a scendere lungo una costa impervia ed emozionante. Impegnativo lo sterrato del Supersprint, risultato selettivo già nelle scorse edizioni e premiante per gli atleti più competitivi in bici: previsti 2,5K di podismo offroad su due giri, 10K di ciclismo in MTB su tre giri e ancora 1K di corsa su un unico giro. Ben esposte al pubblico le prove Kids sullo sterrato della masseria, su distanze Cuccioli di 200 mt corsa – 1 km MTB – 100 mt corsa, Esordienti di 400 mt corsa – 2 km MTB – 200 mt corsa e Ragazzi di 800 mt corsa – 3 km MTB – 400 mt corsa. Parecchi i nomi nuovi, soprattutto tra i Giovani e i Giovanissimi. Tra gli atleti presenti, oltre ai lucani, tanti i portacolori delle principali squadre pugliesi di Taranto, Brindisi, Lecce e Bari. La vittoria maschile va a Salvatore Scarzia (38:15), che precede di soli 2″ Mauro Imbriani (38:17); a seguire Ernesto Angelini, bronzo in 38:30. Trionfo in rosa per Daniela Fontanarosa (43:26), che stacca Sabrina Manco (44:41) e la più giovane Roberta Lanzillotti (45:20).
Photo Credit: Giulio Carbone