Campioni e personaggi sul palco del Palazzo Lombardia
Campioni e personaggi, con la “P” maiuscola. Si alzi il sipario sul Galà del Triathlon: ospite d’onore, il canoista azzurro Antonio Rossi, che di Palazzo Lombardia, in realtà, è proprio il padrone di casa. Da Campione Olimpico e Mondiale nel kayak ad Assessore allo Sport e Politiche per i Giovani della Regione Lombardia, Rossi oggi calcherà il palco del Galà del Triathlon insieme ad altri illustrissimi chiamati a rendere sempre più imperdibile questo appuntamento annuale. Oltre a Rossi, il “Falco” Paolo Savoldelli, specialista della due ruote, vincitore del Giro d’Italia nel 2002 e 2005, e ora volto di Bike Channel, assieme a Triathlete, media partner della serata. E poi Linus, direttore artistico di Radio Deejay, con la sua passione per la corsa, il ciclismo e anche il triathlon: a lui il compito di annunciare agli ospiti del Galà la nuova due giorni milanese Deejay Tri del 20 e 21 maggio, “Tri like a Deejay!”. Con noi il Coach Fabio Vedana, a lanciare una nuova sfida; Simone Baldini, a celebrare la propria finishline da paratriathleta al Challenge Roth; Gian Marco Tironi, Campione del Mondo di categoria a Kona; Laura Patti, giudice a Rio 2016; i “Rolling Dreamers” Matteo Venzi e Andrea Gelli; Dante Armanini, patron di Bardolinoland.
Per un tocco d’internazionalità, olè, ecco Ruben Ruzafa, tre volte Campione del Mondo XTERRA a Maui e tre volte iridato ITU Cross Triathlon. Ma saluti speciali anche oltre oceano, da Gwen Jorgensen, oro alle Olimpiadi di Rio. E dopo le emozioni brasiliane, sarà nuovamente empatia con Michele Ferrarin, Giovanni Achenza e Gianni Sasso, a raccontarci le loro Paralimpiadi.
Esilarante l’intervento di Richard Romagnoli, Ambasciatore di Laughter Yoga nel mondo (lo Yoga della risata); ammaliante quello del ballerino Alessio Cattaneo, con una coreografia basata sulla sua storia di triathleta. E poi Davide Paniate e Alessandro Betti, che ci porteranno da Zelig due loro amici, Sdrumo e Gunther il biatleta!
Un percorso di emozioni, che culminerà nella consegna degli “Oscar”. Del resto, ogni nuova stagione di triathlon è meglio di un film.
Complimenti a tutti i protagonisti!