Parentesi e un punto fermo: la storia di Sara Dossena tra atletica e Triathlon. Di ritorno dalla 23^ Edizione degli Europei di Cross a Chia Domus De Maria, in provincia di Cagliari, commenta: “Se mi dedicassi all’atletica non sarei soddisfatta, ma praticando il Triathlon, va bene così.” Ed è proprio qui che volevamo arrivare: 45^ assoluta, nonchè 2^ italiana – in 27:13 – avrebbe voluto limare una decina di secondi, ma… Ma l’atletica non s’inventa, e la storia che la Dossena ora vuole scrivere parla, invece, di Triathlon. Emozionante vestire la maglia azzurra nelle due discipline, ma non ci si allontana dall’obiettivo finale: per Chia non c’erano troppe ambizioni, non ci sono stati allenamenti a sufficienza (solo 3-4 specifici in tutto l’anno, e svolti dopo la stagione di Triathlon). Competere con Campionesse Olimpiche di quel calibro con preparazione ad hoc solo nell’ultimo mese era una missione impossibile: Sara aveva gareggiato nel Triathlon fino a ottobre – con l’ultima vittoria al Challenge Sardinia – e a novembre ha sacrificato un po’ la bici per la corsa. Ma non troppo. Competitiva in Italia in gare sugli 8-10 chilometri, fino alla mezza maratona, la Dossena non vuole allungare il tiro. A Chia sente di aver dato il meglio. Il meglio da Triathleta. E “va bene così”.
Il Cross, dunque, una parentesi. Il Triathlon, un punto fermo. Sulla stagione 2017 poche anticipazioni, aspetta di scoprire che progetti abbia la Federazione nei suoi confronti: vorrebbe dedicarsi alla distanza media e olimpica, soprattutto. Glielo auguriamo. Nel suo caso, la seconda…
Soprattutto.
Photo Credit: Claudia Lazzara