Ottimo risultato al primo Ironman per Jonathan Ciavatella: oggi a Barcellona è 12° assoluto e 1° italiano (08:24:45) sulla distanza full. Esce 12° dall’acqua in 49:38, per poi proseguire con la frazione bike concludendo 15° i 180 chilometri in 4:28:34. Nell’ultima frazione recupera le tre posizioni perse e chiude 12° con un tempo sulla maratona di soli 37 secondi oltre le tre ore. Oro di giornata allo svedese Patrick Nilsson con l’incredibile risultato di 07:55:28. Secondo il russo Ivan Tutukin (08:05:22), bronzo allo spagnolo Miquel Blanchart Tinto (08:07:16). Prima donna è la tedesca Astrid Stienen (08:54:27), dopo di lei l’austriaca Elisabeth Gruber (09:05:52) e la sudafricana Annah Watkinson (09:12:13). Secondo Azzurro è Emanuele Ciotti (09:12:06). Virtuale bronzo italiano per Alberto Romagnani (09:15:13).
Daniel Fontana torna alla distanza prediletta e vince l’Ironman Taiwan con il tempo di 8h40. Sono stati due anni difficili, ma con la giusta determinazione Fontana ha stretto i denti e ora non si guarda più indietro. Cercava questa vittoria da due stagioni e oggi l’oro vale davvero tanto. Il boccone amaro del suo ultimo full a Florianopolis, in Brasile, lo scorso maggio, faticava ad andare giù, ma a Taiwan tutto ha ripreso la giusta piega. Non si era fermato, è vero, anzi, nel frattempo ha raccolto prestigiosi risultati sulle gare più brevi: la top 20 nella Sunshine Coast di Mooloolaba all‘Ironman 70.3 World Championship gli ha fatto prendere fiducia ed eccoci qui. Anzi, eccolo là. Sostenuto nella preparazione da Kuota, suo sponsor bike e brand molto presente a Taiwan, Daniel non poteva che scegliere questo Ironman nell’arcipelafo di Penghu per il suo riscatto. 3,8 chilometri di nuoto con tracciato da ripetere due volte e intervallato da un’australian exit: con 40 gradi e una forte umidità esce secondo dall’acqua e gestisce da subito la gara al meglio. Calibrata la frazione bici tra le isole dell’arcipelago collegate da grandi ponti, monitorando gli avversari e rimanendo nel gruppo di testa di cinque atleti. Era previsto un forte vento trasversale di origine monsonica e, come da copione, la lenticolare è stata vietata, ma l’italo argentino domina l’aria e non si lascia intimorire dal caldo opprimente. Uscito da T2, Daniel trova un percorso pianeggiante e suggestivo; al 10km è in testa con 3′ su Patrick Evoe e 5′ su Guy Crawford. Al 26esimo il gap su Evoe sale ed è matura gestione fino alla fine. Chiude in 08:40:45 con parziali di 00:51:26, 04:32:35 e 03:12:53. Argento a Kaito Tohara (08:56:47), ben staccato. Chiude il podio Patrick Evoe (09:03:17). Prima donna è Danielle Mack (9:50:03), poi, ben distanziata, Shiao-Lu Yi (10:10:43); terza Katharina Grohmann (10:21:10).