Con l’arrivo dell’estate inevitabilmente ciascuno di noi torna a rapportarsi con la propria immagine, il proprio corpo e, indirettamente, con l’esercizio fisico ma soprattutto con il cibo e con i riti della tavola. Ed è un rapporto importante, complesso e pieno di significati. Con la nostra immagine, infatti, ci presentiamo al mondo, una realtà, tra l’altro, sempre più attenta alla “forma” e meno alla sostanza. Con il nostro corpo ci confrontiamo ogni giorno, impariamo a volerci bene o a non piacerci, condizionando la nostra autostima e i nostri comportamenti. L’attività fisica per alcuni e il cibo per tutti, d’altra parte, rappresentano un elemento fondamentale nel determinare la qualità della nostra vita; e per tanti di noi un vizio irrinunciabile e spesso terapeutico. Oltre, o in relazione con lo sport, le abitudini alimentari, quindi, sono un elemento essenziale della nostra esistenza, influenzano profondamente il nostro benessere psicofisico e la nostra salute, dunque modificabili soltanto con estrema attenzione e sensibilità.
Delicatezza e competenza
Date queste premesse, risulta evidente che qualsiasi dieta debba essere proposta con delicatezza e competenza, con la consapevolezza che stiamo interagendo con le dimensioni più profonde e importanti di una persona. Elaborare una dieta significa conoscere un essere umano, la sua cultura, le sue abitudini, i suoi gusti e le sue fragilità; conoscerne la storia, le malattie, il rapporto con l’attività fisica, i bisogni e le esigenze particolari; conoscerne gli obiettivi, i desideri, le caratteristiche corporee e funzionali. Ogni dieta parte da una storia e da una persona, ogni dieta è necessariamente diversa da tutte le altre, ogni dieta deve essere meditata, amata e individualizzata.
Forever
Ogni dieta, inoltre, deve essere “per sempre”! Qualsiasi dieta particolare, faticosa da seguire, finalizzata solo per uno specifico obiettivo e, soprattutto, di breve durata, qualsiasi “dieta per l’estate”, insomma, diventa, nel tempo, inefficace e spesso dannosa e pericolosa. Quando riduciamo drasticamente e improvvisamente l’assunzione di cibo, infatti, il nostro corpo risponde con una reazione di allarme! La disponibilità di alimenti è diminuita e l’organismo cerca di garantirsi la sopravvivenza riducendo i consumi e aumentando l’assorbimento dei diversi nutrienti. Finché proseguiamo la dieta non vi sono particolari problemi, assumiamo poche calorie e quindi dimagriamo ma, nel momento in cui, raggiunti i nostri obiettivi, la interrompiamo, l’organismo non modifica più metabolismo e funzionalità digestiva ed ecco che anche mangiando relativamente poco cominciamo a ingrassare… siamo entrati in una spirale senza uscita.
La sfida
Ecco, quindi, la sfida che attende lo specialista e il suo cliente, il medico sportivo e il suo atleta: costruire insieme uno schema dietetico individualizzato che consenta di dimagrire, eventualmente di ottimizzare le proprie performance e che possa essere seguito per sempre. Uno schema dietetico che consideri le abitudini di vita, i programmi di allenamento, le necessità familiari e lavorative di ciascuno. Uno schema dietetico quantitativamente costruito sui consumi individuali, perché ognuno di noi ha un differente punto di equilibrio calorico; e sui costi energetici specificamente legati ai diversi programmi di allenamento seguiti. Uno schema dietetico che in linea generale rispetti le diverse proporzioni fra i tre macronutrienti (zuccheri, grassi e proteine) privilegiando l’assunzione dei carboidrati, fonte di energia, nella prima metà della giornata e quella delle proteine, importanti nella costruzione e nel rimodellamento di organi e tessuti, la sera; garantendo al contempo a un atleta la possibilità di allenarsi con i depositi di glicogeno pieni e con una glicemia stabile e adeguata, ottimizzando i consumi ed evitando il catabolismo muscolare. Uno schema dietetico che rispetti le esigenze legate all’allenamento ma, soprattutto, i gusti e i piccoli vizi individuali, compensando quell’alimento che dovrebbe essere evitato, tipo la nutella, l’aperitivo, la pasta abbondantemente condita… ma la cui assunzione diviene fondamentale per il tono dell’umore e il benessere psicologico di ciascuno. Una dieta, insomma, che consenta di perdere peso, e in particolare il tessuto grasso, in modo selettivo e stabile; che permetta di allenarsi con efficacia e raggiungere i propri obiettivi ma, soprattutto, una dieta che consenta di vivere l’estate che verrà piacendosi un poco di più, amando il proprio corpo e noi stessi, anche se… si sta passeggiando con un gelato in mano!