Presentata ieri alla stampa la prima edizione di Challenge Venice nella cornice di Ca’ Farsetti a San Marco alla presenza del Sindaco Brugnaro. La città di Venezia è pronta per accogliere gli 800 atleti provenienti da tutto il mondo che domenica daranno vita a uno spettacolare triathlon full distance. Partenza alle ore 6:30 da Venezia Cannaregio, di fronte alla sede di San Giobbe dell’università Ca’ Foscari, per i 3,8 chilometri a nuoto fino a Parco San Giuliano. Si prosegue per i 180 chilometri della frazione ciclistica tra le province di Venezia e Treviso per concludere con la maratona tutta all’interno del Parco. Una grande festa di sport per celebrare uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente; una gara di triathlon progettata per coinvolgere il pubblico come mai prima d’ora; un evento internazionale di altissimo livello che lega Venezia alla Città Metropolitana e all’entroterra, reso possibile dalla stretta cooperazione tra le comunità, le associazioni e le istituzioni locali.
“Sono proprio le manifestazioni di questo tipo, eventi di alto livello organizzati con professionalità e passione, quelle che ospitiamo più volentieri in una città, come la nostra, che deve tornare a vivere” – ha detto il Sindaco Brugnaro durante la conferenza stampa. “Grazie di cuore agli organizzatori, agli atleti e a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di Challenge Venice, segno tangibile che quando si crede in qualcosa e si lavora seriamente per concretizzarla si ottengono grandi risultati. Spesso, più della vittoria o della sconfitta, conta il percorso che si fa per prepararsi alla gara: i veri successi sono quelli che si conquistano giorno per giorno, facendo le cose per bene”. Il primo cittadino ha infine sottolineato come la manifestazione sia anche un’occasione per valorizzare l’intero territorio della Città metropolitana attraverso il quale si snoderà il percorso: “Venezia è un luogo attrattivo per eccellenza e questo diventa un grande vantaggio non solo per la città ma per tutti i Comuni dell’area metropolitana”.
“Quando abbiamo pensato a Challenge Venice” – ha commentato il race director Matteo Gerevini – “lo abbiamo immaginato non come una semplice gara di triathlon ma come un vero e proprio evento capace di far sognare gli atleti, offrire un’esperienza indimenticabile per gli accompagnatori e valorizzare il territorio e le sue comunità, così che diventasse una manifestazione per tutti e aperta a tutti, senza dover necessariamente essere dei super atleti per goderne. Vedere oggi tutte le forze in campo riunite a progetto realizzato ci riempie di soddisfazione”.
La gara dei professionisti
I professionisti in gara che si contenderanno i primi posti della classifica assoluta sono 13 uomini e 6 donne. Occhi puntati sul mestrino Massimo Cigana con il pettorale numero 1 che dovrà vedersela in particolare con l’olandese Dirk Wijnalda (n.4) e la giovane promessa Malte Bruns (n.12), tedesco classe 1991, astro nascente di questa distanza. Tra gli atleti pericolosi anche Petr Vabrousek proveniente dalla Repubblica Ceca con ben 167 gare full distance completate e un tempo stimato di arrivo non troppo distante dai primi.
“Abito a 2 km dalla zona cambio, conosco anche le crepe dell’asfalto su cui correremo e sicuramente sarà un vantaggio – ha commentato Massimo Cigana a proposito del percorso -. “Non ho mai trovato una gara che promette una frazione di nuoto così veloce. Per la bici dovremo un po’ vedere il vento anche se alla fine i tratti a favore e contro si pareggeranno. La corsa a piedi è davvero unica, mai visto niente del genere prima d’ora. Per gli spettatori meglio di così non si potrebbe. Ci sarà tantissimo tifo e sono molto contento perché familiari e amici saranno tutti presenti e scatenati. Il parco partenti è di ottima qualità con tanti atleti che possono vantare tempi con cui si vince un full distance“.
Tra le donne i riflettori sono inevitabilmente tutti su Martina Dogana. La vicentina è fresca vincitrice del campionato nazionale di Triathlon Medio (metà della distanza che correrà a Venezia), ed è senza dubbio una delle più forti, se non la più forte, atleta italiana di questa specialità.
“Sto vivendo una favola – ha affermato l’atleta vicentina – “perché solo così si può definire questa gara a Venezia. È un grandissimo orgoglio correre a casa dopo 20 anni in giro per il mondo. Sarà una giornata bellissima, un grande spettacolo sportivo e anche umano. Mettersi in gioco al cento per cento sfidando la natura, se stessi e gli avversari è l’essenza di questo sport. Anche in campo femminile il livello della concorrenza è medio alto e bisogna tenere d’occhio soprattutto l’ungherese Erika Csomor e la britannica Yvette Grice”.