Ha voluto aspettare fino all’ultimo Daniel Fontana per sciogliere le riserve sui programmi agonistici di questo inizio 2016, ma oggi è ufficiale: domenica sarà al via nell’Herbalife IRONMAN 70.3 Pucon in Cile questa domenica.
Operato al tendine d’Achille da poco più di quattro mesi, le incertezze sulla possibilità di riuscire a rientrare in breve tempo nelle gare lunghe del circuito mondiale IM erano molte, ma la volontà di provarci è stata manifesta fin dai giorni seguenti l’operazione.
Grazie a un grande lavoro di fisioterapia condotto giornalmente dallo staff del Prof. Benazzo, primario di ortopedia del San Matteo di Pavia, Daniel è riuscito in tempi da record a riprendere a correre ed è pronto per presentarsi domenica sulla starting list della gara del circuito IM che apre il 2016.
La prova cilena è da diverse stagioni per Daniel un appuntamento irrinunciabile di inizio anno. L’esordio risale al 1994, quando ancora le lunghe distanze non erano per lui un obiettivo primario e ha vinto la prova nel 2005 e nel 2011.
“Sono quattro mesi che penso a questa gara come al rientro ufficiale alle competizioni. Ne parlavo ad agosto con lo staff di Pavia che mi ha seguito e con Mario Ruggiu, il mio fisioterapista, loro erano parecchio scettici a riguardo. Le cose sono invece andate come speravo. Ho ripreso a correre da un mese e mezzo e nelle ultime tre settimane, gradualmente, sono riuscito ad arrivare a un chilometraggio settimanale discreto. Arrivo da un mese di allenamenti al caldo della mia Argentina e sono conscio di non essere comunque ancora pronto per competere con i miei avversari più forti, soprattutto nella frazione podistica. Questo però oggi non è prioritario. Pucon per me è una linea rossa che traccia una svolta. Quello che conta sarà essere al via di questo importante appuntamento internazionale e fare il punto sull’attuale stato di forma, per capire come impostare la preparazione dei prossimi mesi e quali gare scegliere come obiettivi. Il tendine mi sta dando feedback migliori di quelli che mi aspettassi e oggi sono certo che il clou di questa stagione mi vedrà tra i protagonisti nelle grandi prove internazionali. Richie Cunningham, Fabio Carvalho, Igor Amorelli, Luciano Taccone e Guilherme Manocchio saranno solo alcuni degli importanti nomi con me a Pucon e quindi la gara non si annuncia certamente semplice. Molti di questi atleti vivono nell’emisfero sud e quindi sono in piena stagione agonistica e già in gara da diversi mesi. Io sono ancora in rodaggio e soprattutto non ho ancora la ‘messa in gara’ che mi potrebbe agevolare. Questo significa che Pucon sarà sicuramente una prova di grande sofferenza e di non semplice interpretazione, soprattutto con una frazione podistica parecchie salite e discese. Ma sono ansioso di vedere cosa succederà“.