‘A un mese e mezzo dall’operazione chirurgica sono pronto a ripartire!’
È stata un’estate molto particolare quella appena trascorsa per Daniel Fontana. Il campione Ironman Italo-Argentino portacolori di DDS Triathlon Team, nei primi giorni del mese di agosto ha scelto di seguire le indicazioni del Professor Benazzo, Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università di Pavia, nonché capo del suo staff medico e sottoporsi a un’operazione chirurgica a carico del tendine d’Achille sinistro.
I fastidi al tendine d’Achille avevano di molto condizionato la preparazione di Daniel nelle ultime stagioni, fino a portarlo nella primavera di quest’anno a intraprendere un ciclo di terapie e riduzione dei carichi allenanti, che potessero essere coadiuvanti in ottica di risoluzione definitiva del problema.
Il persistere di alcune problematiche e sintomatologie dolorose hanno però portato il Professor Benazzo a suggerire a Daniel alcuni mesi dopo, la strada dell’intervento chirurgico, soprattutto in una fase della stagione 2015 ideale per pensare ad un rientro alla piena attività già con le primissime gare internazionali del 2016.
Il 6 agosto Daniel è stato così sottoposto a un intervento di bursectomia retroachillea e ripulitura della guaina tendinea, con asportazione di una piccola prominenza ossea sulla tuberosità calcaneare.
A meno di due mesi dall’intervento Daniel è oggi già a pieno regime con gli allenamenti di nuoto e ciclismo, grazie ad un lavoro riabilitativo quotidiano e molto attento, svolto proprio all’interno del Consorzio Universitario per la Riabilitazione Sportiva Agonistica (CO.R.S.A.) afferente al reparto di Ortopedia e Radiologia del Policlinico San Matteo.
Con una media di quattro ore al giorno di riabilitazione, due ore di allenamento di nuoto, due di ciclismo e alcune sedute di potenziamento muscolare infrasettimanale, Daniel è quasi pronto a calzare nuovamente le scarpe da running.
Parola di Daniel:
“La principale funzione dei tendini è quella di trasferire la forza esercitata dalla contrazione dei muscoli, alle strutture ossee alle quali sono connessi, trasformandola in energia utile al movimento. Queste sollecitazioni, soprattutto per chi come me fa dello sport di endurance una professione da molti anni, sono spesso violente e per questo motivo i tendini sono soggetti a sovraccarichi e microtraumi ripetuti. Ho convissuto con dolori al Tendine d’Achille praticamente quotidianamente negli ultimi otto anni, direi dalle Olimpiadi di Pechino. Era veramente arrivato il momento per me di mettere un ‘punto e a capo’ a questa situazione. Seguire le indicazioni del Professor Benazzo mi è sembrata la cosa più ragionevole. Ho avvisato tutte le aziende che mi supportano e le realtà a me più vicine e ho pianificato l’intervento. Mi sento di ringraziare tutte queste realtà e la DDS per essersi quotidianamente interessate al decorso post operatorio e essermi state accanto. Non è mai semplice per un atleta professionista rinunciare a una stagione; tendiamo sempre a non voler dare troppo ascolto a quello che ci suggerisce un corpo al quale quotidianamente chiediamo moltissimo. Ci sono momenti in cui però, avere accanto dei professionisti e uno staff medico competente, può fare la differenza tra una scelta molto rischiosa dettata dalla cocciutaggine e una strada fatta di ragionevolezza e buon senso. Oggi che le sensazioni in allenamento stanno tornando molto buone, mi rendo conto di essere stato ben consigliato e di aver fatto la scelta giusta“.