Il Campionato del Mondo su distanza 70.3 di Zell-am-See ha fatto passare decisamente in sordina l’edizione inaugurale dell’Ironman Vichy; pochi gli élite nella starting list e ancora meno quelli arrivati al traguardo: solo 12 uomini e 5 donne.
Al via il nostro portacolori Ivan Risti, che con un’ottima frazione a nuoto è subito secondo al T1 alle spalle di Anthony Pannier (FRA), che si ritirerà poi durante la maratona.
Al 15° chilometro della frazione bici Bertrand Billard (FRA) raggiunge e supera Risti, portandosi in seconda posizione; la situazione rimane invariata fino a pochi km dopo l’inizio del secondo giro.
La gara di Risti da questo punto in poi viene condizionata dalla rottura di una delle prolunghe che gli impedisce nei successivi kilometri di sfruttare la posizione più aerodinamica e lo porta a rallentare l’andatura e perdere terreno.
Billard al km 160 si porta alla testa della gara seguito dallo svizzero Mauro Baertsch e da Pannier; i tre mantengono le posizioni e si presentano in questo ordine al T2, mentre Risti nel frattempo è scivolato all’11° posto.
Billard, Baertsh e Jaberg conducono, Risti recupera qualche posizione a piedi e alla fine del 2° giro è in 6^ posizione; la leadership di Billard dura ancora poco, al km 25 Mauro Baertsh lo supera conquistando la prima posizione che manterrà fino al traguardo.
Il podio si completa con Bertrand Billard e il tedesco Christian Brader, che ha superato Jaberg nell’ultimo giro della maratona; Risti chiude al 6° posto.
*** Top 10 uomini ***
1. BAERTSCH MAURO 8:23:50
2. BILLARD BERTRAND 8:27:40 +3:50
3. BRADER CHRISTIAN 8:31:13 +7:23
4. JABERG PATRICK 8:34:03 +10:13
5. SCHIFFERLE MIKE 8:40:17 +16:27
6. RISTI IVAN 8:49:36 +25:46
7. LYATSKIY ANDRIY 8:51:06 +27:16
8. ARGOUET-NOCLAIN CHRISTOPHE 8:52:43 +28:53
9. MEJLBY FREDERIK 8:58:39 +34:49
10. PERGET MATHIEU 8:59:20 +35:30
Dai Social Network il commento di Ivan Risti: “Come dice Velasco: <<Chi vince festeggia, chi perde spiega>>
Ecco, io spiego.
Purtroppo al termine del primo giro, complice la strada non perfetta, devo aver preso un paio di buche secche e dopo poco ha ceduto il poggiagomiti sinistro spezzandosi completamente. Nella distrazione dell’accaduto mi sono avvicinato a Pannier troppo e il giudice mi ha dato subito penalty. Nel frattempo ho fatto i secondi 90 senza riuscire a mettermi in protesi, se non a tratti col braccio dx, e complice anche il vento ho perso preziosi minuti dalla testa.
Ecco. Così mi sono giocato una migliore prova che era alla portata.
Ma l’Ironman è così. Può succedere di tutto in più di 8 ore al limite…
Peccato.“
Nella gara femminile vittoria della spagnola Gurutze FRADES (9:25:28), seguita dalla danese Tine HOLST (9:31:00) e dalla svizzera Natascha BADMANN (9:32:34)