Giornata infuocata ieri a Segrate, sotto tutti gli aspetti; per il caldo che l’ha fatta da padrone dall’inizio alla fine, e per la carica e l’alto livello tecnico delle forze in campo, che hanno entusiasmato e coinvolto il Centro Parco di Segrate e i numerosi spettatori sul percorso, molti dei quali arrivati al Parco per una semplice passeggiata pomeridiana si sono trovati di fronte ad uno spettacolo di sport che non sapevano nemmeno esistesse.
Ed era bellissimo, nella concitazione di passare velocemente da un punto strategico ad un altro per seguire la gara e fare qualche ripresa, ascoltare i commenti e riuscire a rispondere al volo a qualche domanda.
Ma veniamo alla gara, la seconda tappa del Grand Prix Triathlon. La location scelta dall’organizzazione come campo base è logisticamente perfetta.
Muta vietata ovviamente, con quel caldo è di troppo anche la cuffia, e le prime a tuffarsi nel laghetto sono le donne alle 12:45.
In campo tutte le migliori italiane, con Annamaria Mazzetti (olimpionica delle Fiamme Oro) favorita in assoluto e attesa al duello con Sara Dossena (707), ma anche numerose nuove leve delle categorie giovanili a giocarsi l’opportunità di misurarsi con atlete di caratura internazionale e di grande esperienza, e diverse straniere ad insidiare le più forti italiane.
Partenza dall’acqua e gruppo che si allunga fin dalle prime decine di metri. Le prime a concludere la frazione natatoria sono l’ungherese Zita Horvath (TD Rimini), Veronica Signorini (Triathlon Cremona Stradivari) ed Ilaria Zane (DDS Triathlon Team).
Con loro una decina di atlete precede di 15” il gruppetto delle inseguitrici con Alessia Orla e Angelica Olmo alla rincorsa delle battistrada.
E via verso la prima transizione, con una leggera salita e quasi 500m di sentiero per risalire dal laghetto ed arrivare in T1, una distanza che permette a chi ha nella corsa il proprio punto di forza di guadagnare posizioni, tant’è che all’ingresso in T1 dopo la Horvath e la Zane, è Annamaria Mazzetti ad entrare terza, davanti alla Signorini.
La frazione ciclistica vede le migliori nuotatrici a guidare per 5km la testa della gara. Grazie ad un grande lavoro dalle retrovie di Giulia Sforza del TD Rimini, che spinge forte sui pedali e chiude i 15” di gap, le inseguitrici si riportano a ridosso delle battistrada annullandone il vantaggio, con Sara Dossena che al terzo giro si porta in seconda posizione.
L’ingresso in T2 vede Giorgia Priarone a guidare il gruppo delle più forti. Subito a ridosso Annamaria Mazzetti e Zita Horvath, velocissime nella transizione.
La Mazzetti è la prima ad uscire, seguita da Horvath e Priarone, a piedi alza le frequenze e si porta a precedere le avversarie, incalzata a 20” da una pericolosa Sara Dossena, che gioca il tutto e per tutto nella frazione a lei più congeniale.
Le doti podistiche di Sara Dossena si confermano straordinarie quando l’atleta del 707 triathlon al secondo giro aggancia la Mazzetti e la supera, fino a portarsi prima sul traguardo con una manciata di secondi di vantaggio.
Argento per Annamaria Mazzetti e podio completato da una giovanissima Angelica Olmo in grande crescita di condizione.
Gli uomini schierati alla partenza sono 101, e c’è gran parte del meglio che il triathlon italiano oggi sappia esprimere. La frazione natatoria è concitatissima e in T1 entrano per primi il forte nuotatore Gianluca Pozzatti (CUS Trento), Giulio Pugliese (Torino Triathlon) e Stefano Rigoni (Padovanuoto). A seguirli c’è un gruppo compatto e molto folto con tutti i più accreditati alle posizioni da medaglia, tra cui Andrea De Ponti (Friesian Team), Tamas Toth (HUN, 707), Ricardo Hernandez Marrero (ESP, Cremona Stradivari) e Tommaso Crivellaro (DDS).
I 20 km di ciclismo vedono formarsi tre grandi gruppi compatti, con il primo composto da una trentina di atleti tra cui Andrea De Ponti, Gianlca Pozzatti, Gabor Faldum (HUN, PPR Team) e Premysl Svarc (CZE, TD Rimini).
All’uscita dalla T2 i giochi sono ancora quanto mai aperti. A guidare i primi nella frazione di corsa è Andrea De Ponti, seguito spalla a spalla dal portacolori di DDS Triathlon Tommaso Crivellaro. Dietro di loro a pochissimi secondi incalzano Svarc e Faldum.
È proprio tra questi ultimi che dopo appena un kilometro di corsa si ingaggia un confronto serrato, che nessuno degli inseguitori sa sostenere.
Gli utlimi kilomteri di corsa sono un discorso a due e ad avere la meglio sulla finish line è proprio Premysl Svarc che porta la maglia del TD Rimini sul gradino più alto del podio maschile. L’argento è di Faldum e a completare il podio ci pensa Tamas Toth.
Una manifestazione di altissimo livello tecnico e organizzativo che già alla sua prima edizione ha raccolto l’apprezzamento e i complimenti del presidente della FiTri e che ha tutte le carte in regola per divantare un appuntamento fisso nel calendario nazionale.
Per una breve video-sintesi delle due competizioni e per il commento a caldo di Sara Dossena vi rimandiamo alla nostra Pagina Facebook.