Di nuovo un Italiano ai vertici del circuito Ironman; dopo Daniel Fontana in Messico lo scorso anno e Domenico Passuello a Taiwan qualche settimana fa, oggi è Alessandro Degasperi il terzo Italiano di sempre a conquistare il gradino più alto del podio in una gara del circuito Ironman.
Le previsioni del giorno prima davano come favorito lo spagnolo Miquel Blanchart, ma lasciavano comunque la gara molto aperta.
Per Degasperi è stata la gara perfetta, tutto è andato come prestabilito.
Consapevole del ritardo di preparazione nel nuoto conseguente all’infortunio alla spalla, Alessandro sa di non poter tenere il passo dei primi e accumula un ritardo di circa 3′.
Cerca quindi il recupero nella frazione bici salita dopo salita, discesa dopo discesa, e gioca il tutto e per tutto nella frazione podistica.
Al rientro in T2 è 4°, 3° all’uscita di T2 e a piedi recupera chilometro dopo chilometro gli oltre 9’ che lo separano dal leader della gara, il tedesco Christian Kramer che è stato ripreso e superato a 2 km dall’arrivo. 3° lo svizzero Mauro Baertsch.
08:56:50 il tempo finale di Degasperi, che vince con uno strepitoso 02:47:00 in maratona una gara resa dura oltre che dalle salite anche dal forte vento e dal gran caldo.
Christian Kramer chiude in 08:59:31 mentre Baertsch in 09:04:46.
“Dedico la gara alla mia famiglia e a tutti coloro che mi hanno supportato soprattutto nell’ultimo periodo, continuando a credere in me.” Le parole a caldo di Alessandro Degasperi.
“La gara è fantastica, sul percorso c’era una folla immensa a fare il tifo ed è stato emozionante. Penso che questa sia una delle gare più dure del circuito Ironman e vincerla era nei miei desideri.
In molti sanno della mia caduta a Zell Am See, dell’operazione alla spalla e della relativa riabilitazione. Vincere oggi, dopo questo periodo, è ancora più bello.
L’Ironman è la mia distanza, l’ho capito lo scorso anno dopo il debutto di Francoforte (5° al traguardo e seconda miglior prestazione cronometrica italiana, Ironman European Championship, ndr).
Avrei, poi, voluto partecipare ad Ironman Maiorca ma l’infortunio me lo ha impedito.
Ho scelto Lanzarote perché qui il nuoto ha meno importanza, nella frazione ciclistica poi, la scia non è importante, anzi, impossibile. E non hai scelta, devi pedalare. Ho fatto la mia gara, al mio ritmo. Durante la bici, quando ho visto il distacco, ero un po’ demoralizzato ma, correndo, mi sentivo bene, recuperavo posizioni e, che dire, è stato bellissimo.”