È arrivato il freddo e contemporaneamente anche lo sport rimane “congelato”. Tempi duri, infatti, per gli organizzatori che dovranno fare a meno dei contributi di comuni, provincie e regioni che permettevano la copertura finanziaria delle gare. Ma a volte, come ricorda la vecchia saggezza popolare, non tutti i mali vengono per nuocere. Probabilmente qualcuno si perderà per strada, quelli abbarbicati al pubblico denaro, ma altri leggeranno finalmente il “manuale del buon organizzatore” e si apriranno al marketing rendendo, così, professionale l’organizzazione delle loro gare. Sarà un bene per tutti: per le loro tasche, per la Federazione che potrà contare su un maggior numero di manifestazioni affidabili e per gli atleti che saranno garantiti da una maggior sicurezza e da migliori servizi. Londra 2012 si avvicina a grandi passi e mancano ancora tre gare per definire i cinquantacinque, uomini e donne, che andranno in caccia delle medaglie olimpiche. Fabian, il giovane lupacchiotto di casa nostra, e Annamaria la Rossa dovrebbero essere tra i sicuri partenti, qualche punticino ancora serve ad Alice delle meraviglie… una meraviglia ancora e sarà anche lei al via. Il fantastico Cesare Cadeo torna alla ribalta: dopo aver negato il permesso all’organizzazione del 25° Triathlon di Milano perché il percorso ciclistico dell’Idroscalo era stato giudicato “…invasivo… provocando ingenti danni al terreno…”, ha concesso, stupore e meraviglia, che al Parco si corresse, il 14 gennaio 2012, una gara di ciclocross.
Dopo questa performance sembra che gli autori di Zelig abbiano chiesto al buon Cesarone di far parte della compagnia.