Le palette da nuoto sono uno degli ausili didattici del nuotatore più importanti per il miglioramento della performance
Se usate con criterio, le palette da nuoto portano indubbiamente dei benefici sia per quanto riguarda la tecnica di nuotata sia relativamente all’aspetto di forza in acqua. Il principio fondamentale è quello di non abusarne, soprattutto in riferimento a due aspetti: sovraccarico funzionale a livello della cavità gleno-omerale (spalla); modificazione dell’aspetto biomeccanico della nuotata.
La spalla del nuotatore è una patologia da sovraccarico molto frequente tra i nuotatori-triatleti. Il dolore è causato da una tendinopatia dei muscoli, bicipite e sovraspinoso, e dalla sindrome del conflitto sottoacromiale. Quando l’atleta sollecita eccessivamente queste strutture, si può incorrere in un’usura precoce dell’articolazione della spalla con successiva impotenza funzionale, che costringe il triatleta a lungi periodi d’inattività sportiva.
Capita sovente di vedere triatleti particolarmente abili nell’esecuzione di ripetute con le palette ma, quando queste vengono tolte, si assiste a uno scadimento prestativo particolarmente importante. Questo accade perché si sviluppa un feedback negativo a livello di nuotata completa, causato da modificazioni riferite alla frequenza di bracciata e alla fase propulsiva della stessa.
La misura delle palette da nuoto
La dimensione della paletta da nuoto è un parametro che deve essere valutato con molta attenzione: più un nuotatore è muscolato a livello degli arti superiori più, in teoria, può utilizzare palette di grandi dimensioni. A patto però che riesca a eseguire il gesto tecnico con una certa armonia e continuità, senza essere troppo contratto a livello della muscolatura scapolare e del deltoide.
È una prassi molto arguta utilizzare in allenamento palette di varie dimensioni; in tal modo si allena anche l’aspetto neuromuscolare: variando cioè gli stimoli si agisce sul SNC che viene continuamente sollecitato, provocando un implemento delle qualità motorie legate alla tecnica di nuotata.
Esistono sul mercato modelli di palette da nuoto molto particolari da utilizzare soprattutto per eseguire esercizi di tecnica e di sensibilità. Alternanare vasche con palette e immediatamente dopo toglierle, inserendo quindi la nuotata completa, comporta benefici di grande livello. Alcuni di questi modelli hanno una presa carpale speciale, se non si segue in maniera corretta il gesto tecnico, soprattutto nella fase subacquea. Queste palette si spostano dalla sede originale, ciò permette di far capire in tempo reale al triatleta il tipo di errore commesso.
Per nuotatori esperti
Le palette sono indubbiamente più indicate per nuotatori esperti piuttosto che neofiti (questo perché è richiesta una maggiore sensibilità e capacità di controllo del gesto), vanno comunque fatte provare a triatleti di tutti i livelli. Anche in questo campo la tecnologia ha un ruolo fondamentale. Esistono in commercio delle palette con sensori di pressione sul dorso e sul palmo della mano che permettono di valutare la pressione esercitata dal nuotatore nelle fasi subacquee della bracciata. Hanno un sistema di acquisizione dati molto complesso, che permette un’analisi della nuotata in maniera veramente completa e approfondita.
Valutando il tracciato sul pc è possibile verificare i punti deboli della bracciata e cercare di eliminare, con esercizi tecnici particolari, i momenti poco propulsivi della stessa. L’utilizzo delle palette è utile per migliorare la nuotata, non basta però solo privilegiare la spinta subacquea a discapito della frequenza di bracciata: il gusto mix tra forza e rapidità del gesto è la via migliore per cercare di incrementare la velocità di nuotata.